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Terremoto e inondazioni nel Sud-Est asiatico: paura tra Indonesia, Thailandia e Malesia
Sisma di magnitudo 6,6 al largo di Simeulue senza allerta tsunami, le piogge torrenziali causano oltre 40 vittime e migliaia di evacuati
La terra e l’acqua, insieme, hanno messo a dura prova il Sud-Est asiatico nelle ultime ore. Dopo la forte scossa di terremoto di magnitudo 6.6 che ha colpito l’isola di Simeulue, al largo di Sumatra, la regione deve fare i conti anche con devastanti inondazioni che hanno causato oltre 40 vittime tra Thailandia, Malesia e Indonesia.
La scossa al largo di Sumatra
Alle 11:56 locali (le 5:56 in Italia) la terra ha tremato con violenza. Il sisma, registrato dal Servizio Geologico degli Stati Uniti, ha avuto epicentro a 25 chilometri di profondità. La popolazione ha avvertito chiaramente il movimento, ma non sono stati segnalati danni gravi né vittime. Nessuna allerta tsunami è stata diramata, anche se la paura è stata immediata: in una zona che conosce bene la forza del mare, ogni scossa riporta alla memoria il dramma del 2004.
Le inondazioni in Thailandia, Malesia e Sumatra
Mentre l’Indonesia tirava un sospiro di sollievo per l’assenza di onde anomale, altre aree della regione venivano sommerse dall’acqua. In Thailandia e Malesia, piogge torrenziali hanno provocato alluvioni che hanno lasciato strade sommerse e case allagate. Il bilancio è pesante: almeno 34 morti e decine di migliaia di evacuati. Il governo thailandese ha dichiarato lo stato di emergenza nella provincia di Songkhla, dispiegando esercito e mezzi speciali: barche, moto d’acqua, camion militari e persino una portaerei, con elicotteri mobilitati per evacuare i malati verso gli ospedali.
In Indonesia, nel nord di Sumatra, il maltempo ha colpito il distretto di Tapanuli Selatan. Qui si contano almeno 8 morti e 58 feriti, con oltre 2.800 residenti costretti a lasciare le proprie abitazioni. L’agenzia nazionale per i disastri (Bnpb) parla di piogge estreme che da giorni non danno tregua.