Cdm
Ucraina, il governo lima il nuovo decreto, ma c'è il nodo delle armi
La Lega apre, «ma siano solo per la difesa». Crosetto avverte: avanti con il supporto a Kiev
Sul decreto Ucraina si lavora ad un compromesso, tra chi - come la Lega - chiede una discontinuità sull'invio di armi e chi - come il ministro Guido Crosetto - sostiene la necessità di continuare a sostenere di proseguire con la stessa intensità il sostegno a Kiev. A tenere in mano il delicatissimo dossier, stando a più fonti, sarebbe il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Che, forse non a caso, si ragiona in ambienti parlamentari, ha svelato l’ipotesi di «aiuti principalmente civili» nel pacchetto. Come - per esempio - quei generatori di energia di cui hanno parlato di recente la premier Giorgia Meloni e il presidente ucraino Vladimir Zelensky per supportare le infrastrutture energetiche ucraine colpite dagli attacchi russi.
Ma il ministro della Difesa tiene il punto facendo intendere che la linea sostanzialmente non cambierà: «Il dodicesimo pacchetto di aiuti è stato approvato poche settimane fa. Gli aiuti civili sono un di più che ci fa onore, non un’alternativa a tutto ciò che possiamo fornire perché si difendano - scrive Crosetto su X -. Cosa che è giusto continuare a fare».
Il titolare della Difesa sui social risponde al senatore dem Filippo Sensi che lo incalzava sul decreto armi sostenendo come l'Ucraina fosse «lasciata dall’Italia con la mazzafionda» e puntava il dito contro la «poderosa retromarcia» del governo con «gli aiuti civili» che «sembrano un modo per dire arrivederci e grazie». «Ti invito ad aspettare il decreto», ribatte Crosetto.
Eppure la Lega, con una certa convinzione, continua a battere sulla «discontinuità». E a raccontare il lavorio che starebbe proseguendo ai più alti livelli è il senatore Claudio Borghi, esponente di spicco dei salviniani e membro del Copasir. «Oltre agli aiuti civili che sono prioritari, l’ipotesi è continuare a supportare in più modi Kiev, ma - anche tenuto conto dei colloqui di pace in corso - indirizzarsi verso l’invio di strumentazioni solo difensive come i sistemi antiaerei, a differenza di quanto è avvenuto finora - sostiene Borghi -. La Lega non vuole contribuire ad alimentare l’escalation bellica, ma di certo non si mette di traverso rispetto alla protezione dei civili. Quindi serve un compromesso che potrebbe essere fornire sia aiuti civili, sia equipaggiamenti mirati alla difesa».
Il decreto dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri il 29 dicembre, ma - se si trovasse prima il punto definitivo di caduta - potrebbe essere anticipato anche nella riunione di lunedì 22. La chiave di volta per far passare in Cdm (e poi in Parlamento) il provvedimento senza terremoti, potrebbe annidarsi in quell'accento posto sugli obiettivi difensivi della strumentazione inviata e sui maggiori aiuti civili. Dal 2022 ad oggi sono stati approvati quattro decreti legge per sostenere militarmente Kiev che hanno consentito l’invio di dodici pacchetti di aiuti militari con altrettanti decreti interministeriali. Il sistema di difesa aerea Samp-T, armato con missili Aster, è tra i pochi elementi confermati dal governo all’interno di quei pacchetti di forniture, sempre secretati.
(di Paolo Lo Mele - ANSA)