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Negli Usa Vance avverte i "nemici politici" di Trump: “Pronti ad altri procedimenti penali”. Nuove tensioni politiche negli Stati Uniti
Nuove tensioni politiche per le azioni penali, nomine di giudici e procuratori amici
Nuovo scontro sul terreno giudiziario negli Stati Uniti. Il vicepresidente americano JD Vance ha lanciato un duro avvertimento a quelli che ha definito i “nemici politici” del presidente Donald Trump, sostenendo che l’amministrazione potrebbe avviare «ulteriori procedimenti penali» dopo le recenti iniziative giudiziarie che hanno coinvolto la procuratrice generale di New York, Letitia James, e l’ex direttore dell’Fbi, James Comey.
L’intervento è arrivato nel corso della conferenza di Turning Point Usa, tenutasi in Arizona. L’organizzazione, fondata dall’attivista conservatore Charlie Kirk, è diventata negli ultimi anni uno dei principali punti di riferimento della base repubblicana più vicina a Trump. Davanti a una platea di sostenitori, Vance ha rivendicato una linea dura e accelerata sul fronte giudiziario.
«Amici miei, c’è ancora molto da fare e a coloro che dicono che dobbiamo fare di più, che dobbiamo farlo più velocemente, credetemi, vi capisco», ha dichiarato il vicepresidente, ricevendo applausi dalla sala. Poi l’affondo: «Volete più procedimenti penali? Benissimo. Anche noi».
Secondo Vance, l’amministrazione Trump sarebbe pronta a muoversi con maggiore decisione, anche superando quelli che considera ostacoli istituzionali. «Il presidente Donald Trump e io abbiamo una lista di giudici e procuratori migliori per garantire una giustizia più rapida», ha affermato, invitando il pubblico a sostenere la battaglia politica contro «le stupide regole del Senato che si frappongono al nostro cammino».
Le parole del vicepresidente rischiano di alimentare ulteriormente il clima di forte polarizzazione che attraversa la politica americana. Le opposizioni e numerosi osservatori hanno più volte espresso preoccupazione per l’uso della giustizia come strumento di scontro politico, mentre i sostenitori di Trump parlano di una necessaria “resa dei conti” contro quello che definiscono un sistema ostile al presidente.
L’intervento di Vance conferma come il tema giudiziario resti centrale nella strategia politica dell’attuale amministrazione, con possibili ripercussioni sul delicato equilibrio tra poteri e sul dibattito democratico negli Stati Uniti.