La decisione
Semestre filtro a Medicina: sono 22.500 gli idonei
A fronte di 17.278 posti disponibili. Bernini firma il decreto sulle graduatorie
Dopo le polemiche arrivano i numeri definitivi sui risultati del cosiddetto semestre filtro. Complessivamente sono stati 22.500 gli studenti risultati idonei, ossia con almeno un esame superato, durante i due appelli per l’accesso a Medicina. Una cifra che supera di oltre 5 mila unità (5.222) i posti disponibili che sono 17.278. Per Chimica e Biologia i voti sopra a 18 sono stati più di 20mila, un recupero avvenuto soprattutto nel secondo appello, quando gli iscritti a Biologia erano meno perchè molti avevano superato l'esame al primo appello. Per l’esattezza tra i due appelli i promossi in Biologia sono stati oltre 21mila, in Chimica oltre 24 mila, in Fisica oltre 11mila.
Il bilancio emerge nelle ore in cui il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha dato via libera al decreto ministeriale per la composizione della graduatoria nazionale. Nell’atto viene sostanzialmente delineato il perimetro per l’accesso. In graduatoria entreranno studenti con sufficienze dirette, sufficienze reintegrate e crediti da recuperare.
In particolare, le sufficienze dirette riguardano i voti pari o superiori a 18 che sono stati ottenuti e accettati subito. Dal ministero viene spiegato che le sufficienze reintegrate permettono di ripristinare il voto positivo del primo appello rifiutato, qualora al secondo appello il voto sia risultato insufficiente. Una scelta volta a tutelare «il risultato già acquisito» e può essere esercitata dallo studente entro il 27 dicembre 2025 per rendere il voto nuovamente valido ai fini della graduatoria. Entro la stessa data, inoltre, gli studenti potranno accettare i voti del secondo appello.
Il recupero dei crediti formativi «riguarda i casi in cui non è stata raggiunta la sufficienza in una o due materie - spiega il dicastero in una nota - In tale eventualità, i crediti mancanti saranno recuperati presso la sede universitaria assegnata sulla base della graduatoria pubblicata l’8 gennaio. Questa modalità permette allo studente di non essere escluso dalla graduatoria e di proseguire il proprio percorso, a condizione di recuperare i crediti successivamente».
Il punteggio finale, in ogni caso, «viene calcolato solo sulla base dei voti pari o superiori a 18: i risultati insufficienti non contribuiscono alla definizione del punteggio utile per la graduatoria». In via transitoria, limitatamente all’anno accademico 2025/2026, le Università «potranno inoltre prevedere - su richiesta dello studente - che i voti del semestre filtro non concorrano alla media finale, riconoscendo la specificità di questa prima applicazione della riforma». Tutti gli studenti che non proseguono nel corso potranno comunque immatricolarsi in qualsiasi altro corso anche oltre i termini previsti dai regolamenti degli atenei e comunque entro il 6 marzo 2026.
L’iniziativa ministeriale è aspramente contestata dal Comitato «Medicina Senza Filtri» che racchiude numerose associazioni. «I decreti presentano profili di grave illegittimità», afferma, aggiungendo che gli atti amministrativi hanno «di fatto modificato la legge delega e il decreto legislativo istitutivo». L’Unione degli studenti (Udu) accusa: "le regole devono essere chiare prima, non dopo. Inoltreremo un ricorso collettivo al Tar del Lazio denunciando l'incostituzionalità del semestre filtro e la violazione di plurime normative della Unione Europea. Continueremo a contrastare questo modello e a rivendicare un sistema di accesso che tuteli davvero il diritto allo studio e la dignità dellə studenti”. Infine oggi pomeriggio davanti al ministero dell’Università si è svolto un presidio di protesta organizzato dagli studenti di Cambiare rotta.