Le nuove rivelazioni
Epstein e Trump, il punto sulle nuove rivelazioni: il tycoon 8 volte sul "Lolita express"
L'attuale presidente americano negli anni '90 era un frequentatore assiduo del pedofilo. E nei file emergono molti nuovi dettagli, come un party con prostitute
Dall’ex principe inglese Andrea al medico della nazionale di ginnastica femminile degli Usa condannato per abusi, passando per l’ex segretario al Tesoro, Larry Summers. I nuovi documenti pubblicati su Jeffrey Epstein gettano una nuova luce sull'entourage e le connessioni dell’ex finanziere morto suicida in carcere. Anche se manca ancora da ricostruire il suo giro d’affari sulla base dei documenti che molti grandi banche hanno consegnato. Ed emerge anche una pesante accusa formulata dal fratello di Epstein sul coinvolgimento di Trump nel presunto omicidio dell'ex magnate della finanza morto in carcere.
Trump e il Lolita express
Il presidente avrebbe viaggiato sul jet privato di Epstein otto volte negli anni '90, soprattutto nella tratta fra la Florida e il New Jersey. Su almeno quattro voli era presente la compagna e complice del finanziere pedofilo, Ghislaine Maxwell. A bordo, almeno una volta, anche una ragazza non identificata di 20 anni
«From the invisible man»
È il mittente indicato nell’email firmata A (identificata nella A di Andrew) e inviata dalla residenza reale di Balmoral alla complice di Epstein, Ghislaine Maxwell, per chiederle di presentargli «nuove ragazze spudorate». «Hai trovato qualche amica?», chiede l’ex principe.
Il passaporto falso
Nella residenza di New York di Espstein è stato trovato un passaporto austriaco scaduto con la fotografia del finanziere ma col nome di Marius Fortelni, un immobiliarista. L’Arabia Saudita è indicata come ruolo di residenza.
Jes Stanley e Larry Summers
Dalle nuove carte emerge come l'ex amministratore delegato di Barclays e l’ex segretario al Tesoro americano erano stati nominati da Epstein come esecutori del suo testamento. Il nome dei due è comunque scomparso dall’ultima versione del testamento del 2019.
La lettera a Nassar su Trump
La missiva di Epstein all’ex medico della nazionale di ginnastica femminile Usa accusato di abusi fu scritta quando il finanziere era già in carcere. Risale al 2019 e fa riferimento «all’amore per le giovani donne del nostro presidente» (che all’epoca era Donald Trump). «Quando una giovane bellezza gli passava accanto, amava 'palpeggiarlà, mentre noi ci siamo ritrovati a mangiare cibo scadente nelle mense del sistema carcerario. La vita è ingiusta», scriveva Epstein.
Il party con le prostitute a Mar-A-Lago
Una donna non identificata nel 2020 avrebbe segnalato all’Fbi di essere a conoscenza di una festa per prostitute a Mar-a-Lago dove Trump nel 2000 aveva invitato i partecipanti a un altro party in onore di Epstein. Non è chiaro se gli agenti abbiano indagato sull'episodio denunciato.
Le accuse del fratello di Epstein
Il fratello di Jeffrey Epstein ha detto all’Fbi nel 2023 che a suo avviso l’ex finanziere era stato ucciso perché si stava preparando a «fare nomi» e che il suo presunto omicidio era stato «autorizzato» da Donald Trump. E' quanto emerge dai documenti pubblicati dal Dipartimento di Giustizia, secondo quanto riportato dai media americani.
Una segnalazione di stupro poco prima delle elezioni del 2020
I documenti su Jeffrey Epstein diffusi dal Dipartimento di Giustizia includono una segnalazione arrivata all’Fbi il 27 ottobre del 2020, poco prima delle elezioni. Il mittente aveva riferito agli agenti una conversazione avuta con un autista di una limousine che aveva accompagnato Donald Trump per Dallas nel 1995. L’autista - secondo quanto riportato dai media - avrebbe sentito una conversazione telefonica in cui Trump parlava con un certo "Jeffrey" facendo riferimento ad abusi su una ragazza. La persona che aveva effettuato la segnalazione aveva poi citato un’altra persona - il cui nome è omesso - che avrebbe riferito che Trump l’aveva violentata insieme a Epstein. Il presidente non è accusato di nulla nel caso Epstein.
