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Paternò

Mamme in rivolta: no ai doppi turni per i figli tra terapie e sport

A Paternò mamme in rivolta contro i doppi turni: terapie, sport e aule inadeguate mettono a rischio la routine e il futuro degli studenti

03 Ottobre 2025, 08:36

03 Ottobre 2025, 08:45

Paternò, mamme in rivolta: no ai doppi turni per i figli tra terapie e sport

Paternò: mamme in protesta contro i doppi turni alla “Marconi

Si preannuncia un anno difficile per gli studenti dell’Istituto comprensivo “Marconi”, alle prese con doppi turni che nessuno voleva ma che, allo stato attuale, non sembra si possano evitare. Ieri un’altra giornata amara, di proteste, per le mamme degli studenti dei tre plessi scolastici che non vogliono sentire parlare della possibilità di portare i loro figli a scuola nel pomeriggio.

Ieri mattina, un gruppo di mamme si è recato nella sede del Comune, in piazza della Regione, nel tentativo di parlare con il sindaco Nino Naso, ma il primo cittadino era fuori sede. Le stesse mamme si sono poi dirette al plesso “Falconieri” e successivamente nel vicino Comune di Ragalna, per incontrare la dirigente scolastica Maria Santa Russo.

Un altro gruppo di mamme ha incontrato la vicepreside nella struttura messa a disposizione dalla chiesa di Santa Barbara. Per tutte un’unica voce: no ai doppi turni.

Tante e diverse le motivazioni dell’opposizione: «Mia figlia nel pomeriggio fa terapia per tre volte la settimana, la porto in una struttura specializzata. Non posso decidere di non andare. È inaccettabile questa proposta».

Motivi di salute, dunque, ma non solo. Ci sono numerosi studenti che praticano attività sportive, anche a livello agonistico. Con le lezioni nel pomeriggio dovrebbero lasciare la pratica sportiva, con possibile abbandono dello sport, con effetti deleteri sulla salute fisica e psichica dei ragazzi.

«Non siamo disposte ad accettare i doppi turni. Tra l’altro ci dicono che questa condizione potrebbe protrarsi per tutto l’anno scolastico. È assurdo. È un sacrificio troppo grande per i nostri bambini».

Sotto accusa l’organizzazione e il reperimento delle aule, vista la chiusura obbligata di tre plessi su quattro, programmata da scuola e Comune nei mesi scorsi. Le mamme criticano la scelta di chiudere tutti e tre i plessi (“Marconi” centrale, “Falconieri” e “Aldo Moro” centrale) insieme. Dal Comune evidenziano che si è trattato di una scelta obbligata, legata al programma di finanziamento dello Stato. Altro elemento criticato: il Comune sapeva dall’estate 2024 della necessità di chiudere i locali, ma ha programmato il reperimento delle classi solo qualche mese fa. Inoltre, molte mamme sono contrarie all’utilizzo dei locali dell’Ipab Bellia, ritenuti troppo piccoli, tanto da non permettere l’ingresso in classe delle cattedre.