Oltre il Ponte
Roma-Catania in treno in 6 ore e 21 minuti? La soluzione sul tavolo della Regione. Aricò: «I tecnici a lavoro»
Ci sarebbe un modo immediato e senza costi per ridurre del 30% il tempo di percorrenza tra la capitale e le due più importanti città dell'isola. Giorni fa l'ingegnere Bosco ha inviato una lettera all'assessorato
									Catania-Roma in treno in 6 ore e 21 minuti, una soluzione possibile in tempi rapidi e senza particolari costi. La proposta avanzata da alcuni tecnici sembra finalmente essere arrivata sul tavolo della Regione. «Lo stiamo tenendo in considerazione, stiamo capendo come potere sviluppare il progetto». Così l'assessore regionale ai Trasporti Alessandro Aricò ha risposto alla sollecitazione de La Sicilia.
Facciamo un passo indietro. Oggi per andare in treno da Roma a Catania si impiegano in media 9 ore e 53 minuti, dalla capitale a Palermo si sale a 11 ore e 38 minuti. In attesa che i cantieri ferroviari sia in Sicilia che in Calabria vengano ultimati - prospettiva 2032 - e mettendo da parte per un attimo il progetto sub iudice del Ponte sullo Stretto, ci sarebbe un modo per abbattere questi tempi di oltre il 30 per cento.
Lo hanno messo nero su bianco già tre anni fa due docenti universitari - Francesco Russo, dell'università di Reggio Calabria, e Massimo Di Gangi, professore all'ateneo di Messina - con uno studio dettagliato. Lo ha rilanciato alcuni giorni fa Luigi Bosco, ex presidente dell'ordine degli ingegneri di Catania ed ex assessore regionale alle Infrastrutture. Come si scenderebbe a 6 ore e 21 minuti per la tratta Roma-Catania? «Facendo traghettare, in una composizione ridotta, i treni Frecciarossa attualmente utilizzati tra Roma e Reggio Calabria - ha spiegato Bosco - La lunghezza del Frecciarossa in composizione quattro vetture è pari a 102,4 metri. La lunghezza di alcuni traghetti usati dalle Ferrovie sulla tratta Villa San Giovanni-Messina è pari a 145 metri». Insomma basterebbe usare i Frecciarossa in composizione dimezzata - non nella lunghezza classica di 200 metri, ma in quella di 102,4 metri (composizione già omologata) - per evitare la complessa e lunga operazione di smontaggio e rimontaggio del treno sul traghetto. «L'attraversamento dello Stretto - ha sottolineato Bosco - può essere pertanto effettuato in meno di un’ora; addirittura, se opportunamente ottimizzata, in 30-40 minuti».
L'ingegnere ha inviato una lettera ai vertici di Rete ferroviaria italiana, Trenitalia e Italferr. E al direttore generale dell'assessorato regionale alle Infrastrutture Salvatore Lizzio. Informalmente, poi, da Italferr, società di progettazione di Ferrovie presieduta dal siciliano Dario Lo Bosco, filtra il messaggio che il progetto dovrebbe essere sposato e sollecitato dalla Regione per riuscire poi a ottenere l'attenzione necessaria da parte del gruppo Ferrovie.
Qualche settimana dopo, La Sicilia ha sollecitato l'assessore Aricò sul tema: «Noi - ha risposto - prendiamo in considerazione tutte le richieste di buon senso. Quindi stiamo tenendo in considerazione anche questo. I tecnici stanno lavorando per capire come poterlo sviluppare».
							
							
							
							
							
							
							
							
							
							
			
						