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Politica

Ragusa, Solarino: "Giunta Cassì, è il momento di fare chiarezza"

L'ex sindaco ed esponente regionale Demos dice la sua sul momento delicato che sta attraversando l'esecutivo cittadino

Redazione Ragusa

08 Novembre 2025, 07:55

Ragusa, Solarino: "Giunta Cassì, è il momento di fare chiarezza"

Tonino Solarino

"L’importanza della coerenza e della chiarezza in politica, nelle parole e nei fatti". Tonino Solarino, ex sindaco e presidente dell’associazione politico-culturale Demos, interviene sulle incertezze e contraddizioni a Palazzo dell'Aquila. Alle ultime amministrative, Solarino ha sostenuto il candidato del centrosinistra Riccardo Schininà, e oggi analizza la situazione dell’amministrazione guidata dal sindaco Peppe Cassì, denunciando una politica fatta di ambiguità e zone “borderline”.
Lodando chi ha scelto di dimettersi di fronte a contraddizioni tra dichiarazioni e realtà, il riferimento è ovviamente a Ragusa Prossima, Solarino invita tutti i rappresentanti della maggioranza a chiarire la propria collocazione politica, soprattutto chi ha sostenuto posizioni civiche provenendo dal centrosinistra: "Le parole in politica oggi sembrano sempre più staccate dalla realtà. Non c’è dubbio che era prevedibile che la configurazione della giunta, con questo sindaco, sarebbe arrivata al punto in cui è ora, tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, con cui ha trattato a lungo".

"È apprezzabile, e lo sottolineo, che Giorgio Massari, Ragusa Prossima e Gianni Iurato abbiano fatto una scelta di coerenza. Nel momento in cui le dichiarazioni non avevano più corrispondenza con la realtà, ne hanno preso atto e hanno dato le dimissioni. In un contesto dove le parole spesso sembrano svuotate di senso, questo atto di chiarezza è sicuramente apprezzabile, nel rispetto delle persone coinvolte", dice Solarino. "Questa chiarezza va chiesta a tutti, in particolare a coloro che, a vario titolo, hanno aderito alla coalizione civica e cercato consenso elettorale con questa immagine. Tutti coloro che hanno dichiarato di non essere di centrodestra, che provengono da una cultura di centrosinistra e che si sono sempre distanti da Forza Italia, dalla Democrazia Cristiana o da Fratelli d’Italia, ora devono chiarire la loro reale collocazione, visto che l’amministrazione è diventata di centrodestra".

Cosa pensa della posizione assunta dal sindaco Peppe Cassì quando afferma che nulla cambia e che è interessato a portare avanti il programma?

Penso che tutto cambia e che che la politica abbia bisogno di chiarezza. Le zone “borderline” o in penombra non fanno bene. Capisco l’interesse del sindaco a insistere su certi aspetti, ma la politica è fatta di valori, di interessi, di rapporti di forza. Qual è allora l’orizzonte di senso? Il programma non è solo pragmatismo: se lo fosse, la politica diventerebbe irreale.

Molti sostengono che bastino i fatti, che non servano troppe parole...

Va bene la concretezza ma tutto ciò che si fa -o non si fa- deve necessariamente essere interpretato in un orizzonte di senso. In campagna elettorale era stato condiviso un programma e una visione comune. Ora, se questa chiarezza non c’è più, gli elettori hanno diritto a saperlo in maniera chiara. Le persone non sono ingenue: continuare a dare segnali ambigui danneggia tutta la politica e allontana le persone.

Quindi ritiene che il problema non sia solo il programma?

Esatto. Se fosse solo questione di programma, il sindaco avrebbe potuto dichiarare fin dall’inizio la sua appartenenza politica e tutti avrebbero saputo con chi avevano a che fare. Invece in campagna elettorale proprio da lui è stato detto di non essere con i partiti, ma di essere altro. Questo crea solo confusione e fa sembrare che si voglia custodire un’apparente coerenza che oggi non c’è.

Pensa che si farà chiarezza in Giunta?

Non credo. In questo tempo, purtroppo, capita troppo spesso che le appartenenze siano utilizzate più che altro come un autobus, buono da prendere per le proprie aspirazioni personali. Capisco che assessori provenienti dal centrosinistra possano sentirsi disorientati, ma usare la politica solo come strumento per ambizioni personali non farà bene alla comunità. Ribadisco: è tempo di fare chiarezza, con coerenza e senso di responsabilità. Solo così la politica potrà davvero servire la nostra comunità.

Laura Curella