Politica
Modica, la sindaco Monisteri: "Lavoriamo al bilancio stabilmente riequilibrato"
"Spiace dovere fare i conti con qualche consigliere che fa finta di non vedere la gravità dei numeri"
La sindaca Maria Monisteri Caschetto
“Come si direbbe nel gioco delle carte, sto ferma e passo”. Maria Monisteri, sindaco di Modica, archivia per il momento la possibilità di un ritocco della sua giunta. “Sono orgogliosa dei miei assessori - dice - ritengo che stiano lavorando molto bene e con grande spirito di abnegazione”. E al momento la sindaca si tiene stretto, anzi strettissimo, il posticino libero che ha tenuto quando ha fatto il rimpasto dopo la rottura con la Dc.
“Oggi più che mai - afferma - sono convinta di aver fatto bene a tenere libero un posto in giunta, quel posto mi deve garantire un sostegno in consiglio comunale, su questo ho le idee molto chiare”. La Monisteri poi torna sulla riunione del 3 novembre scorso che ha portato alla rottura con Voce Libera e all’abbandono di Fratelli d’Italia con il coordinatore Marco Nanì che ha lasciato anzitempo il vertice non per dissidi con il primo cittadino, ma perché chiamato a chiarire situazioni interne dopo che, in sede di incontro, era venuta fuori la notizia che un altro componente di FdI aveva chiesto un assessorato dicendo di parlare a nome e per conto del coordinatore provinciale Giovanni Moscato.
Alla sindaca quello che proprio non va giù e che non riesce a capire è il passo indietro dei tre consiglieri Cascino, Civello e Aurnia. “Altro che voce libera, la loro è una voce confusa e occupata. Avevo offerto loro un assessorato - dice la Monisteri - ma invece di ringraziare per la fiducia hanno iniziato a porre patti e condizioni chiedendo l’azzeramento della giunta. Generalmente l’azzeramento avviene quando succede qualcosa di grave, come ad esempio è stato per il dissesto finanziario. Poi mi accusano di non averli coinvolti, ma posso dire che alle riunioni importanti sono stati sempre assenti. Alla riunione importantissima sul Piano industriale dei rifiuti, dove hanno partecipato due ingegneri chiamati ad illustrare il piano, hanno partecipato solo 2 consiglieri. Io ancora aspetto il supporto che Voce Libera doveva darmi, avrebbero dovuto intercettare le richieste dei cittadini, ma non lo hanno fatto e mi scuso con chi li ha votati pensando che la loro voce potesse essere rappresentata in consiglio”.
Adesso la sindaca sa perfettamente che la situazione è molto difficile e che in consiglio è in netta minoranza. Ci sono temi imminenti e importanti che debbono essere affrontati con urgenza, come ad esempio il bilancio stabilmente riequilibrato sollecitato a gran voce dalle forze di opposizione. “Ci lavoriamo ogni giorno - spiega il primo cittadino -, ma è un’operazione molto complessa che richiede diversi passaggi. È come ricostruire un’intera macchina organizzativa, quindi è un lavoro abnorme e complesso, ma assicuro tutti che ci stiamo lavorando. Tra l’altro voglio dire anche che prima del dissesto, quando parlavo con alcuni consiglieri del bilancio, alcuni mi chiedevano da dove avessi preso quei numeri, come se loro non avessero letto le carte”.
Insomma, la sindaca di Modica è determinata a continuare per la propria strada convinta che sia quella giusta, ma i numeri in politica sono fondamentali e lei, per proseguire, ha bisogno di trovare altro appoggio in consiglio, per questo si tiene ancora libero un posticino di assessore.