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Attualità

Ragusa e il consiglio comunale, su Iblea Acque fiumi di critiche dalle opposizioni

Il sindaco Cassì rintuzza gli attacchi: "Occorre responsabilità"

Laura Curella

21 Novembre 2025, 08:05

Ragusa e il consiglio comunale, su Iblea Acque fiumi di critiche dalle opposizioni

L'intervento del sindaco Cassì ieri sera in consiglio comunale

Il nuovo corso di Iblea Acque non ha fermato il fiume di critiche in consiglio comunale a Palazzo dell'Aquila. Numerosi gli interventi ieri, durante la seduta ispettiva, a partire dal mancato rispetto di Iblea Acque del piano di rientro concordato su indicazione del Consiglio. A porre la questione Federico Bennardo: "Parliamo di debiti per oltre 10 milioni di euro. Sappiamo che ad ottobre il Comune ha inviato una diffida. Che cosa è successo?".

Il sindaco Peppe Cassì ha invocato la via della responsabilità: "Anche alla luce dell'insediamento del nuovo amministratore unico, abbiamo scelto di non procedere con una iniziativa legale che avrebbe comportato l'azzeramento della società che gestisce il servizio idrico integrato. Una scelta politica, per evitare un dissesto che avrebbe comportato danni, in primo luogo, al Comune stesso".

"Il sindaco avrebbe dovuto concordare con l'Aula questa scelta, visto che il piano di rientro è stato votato da noi consiglieri", ha stigmatizzato il capogruppo Pd, Peppe Calabrese. I dem si riagganciano alle variazioni di bilancio approvate mercoledì sera: "Dalla documentazione è emerso un dato allarmante: circa 14 milioni di euro risultano congelati nel Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità a causa delle somme che Iblea Acque non ha ancora restituito al Comune, relative alle bollette elettriche anticipate per gli impianti di sollevamento. Denunciamo uno scenario economico preoccupante con un bilancio sostanzialmente bloccato e servizi ridotti al minimo. Le responsabilità dell’amministrazione sono evidenti e, purtroppo, la città continuare a pagare gli errori nella gestione del caso Iblea Acque", dicono Calabrese, Podimani e Chiavola.

Il lungo capitolo viene chiuso da Gaetano Mauro che, sventolando gli avvisi bonari inviati da Iblea Acque agli utenti morosi, ha sbottato: "Perché le stesse regole non valgono per l'ex amministratore unico che deve ancora restituire somme percepite nonostante la diffida firmata dai sindaci iblei? Perché il nostro sindaco, mio collega di partito, non pretende l'immediato avvio di un'azione legale?". "La mia idea non è stata quella della maggioranza dell'assemblea. In ogni caso, non ci sarà differenza di trattamento nei confronti di nessuno", ha risposto Cassì.

Tra le interrogazioni presentate, la consigliera Rossana Caruso ha chiesto notizie sui tempi di realizzazione del sottopasso del nuovo terminal dei bus nell’area dell’ex scalo merci. "Di quest'opera non si sa nulla", ha denunciato. Il vicesindaco Gianni Giuffrida ha ricordato che "l'infrastruttura rientra nella realizzazione della metroferrovia la riqualificazione della stazione, a cura di RFI. Purtroppo i bandi per dare il via a questi lavori sono andati deserti più volte. Abbiamo quindi chiesto e ottenuto che il sottopasso venisse stralciato dalla progettazione complessiva per essere realizzato in tempi veloci. I lavori sono stati affidati e c'è già una progettazione esecutiva, la cui fase di verifica verrà completata a novembre. Entro il 2025 sarà effettuata la consegna dei lavori, della durata prevista di circa 1 anno".