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Regione, Schifani “scongela” i cuffariani: chi sono i tre nominati nel sottogoverno

Dopo il giallo sull’attesa in giunta, incarichi per persone ritenute molto vicine all'ex governatore sott'inchiesta

Accursio Sabella

28 Novembre 2025, 23:40

23:42

Regione, Schifani “scongela” i cuffariani tre nominati nel sottogoverno

Alla fine, anche i cuffariani hanno trovato il loro posto nel sottogoverno regionale. Nonostante qualche giorno in più di attesa e una suspense che aveva fatto crescere l'impressione che il governatore Renato Schifani su quelle nomine volesse ripensarci, sulla scia dell'inchiesta che ha coinvolto, tra gli altri, l'ex segretario democristiano Totò Cuffaro e che aveva spinto fuori dalla giunta gli assessori Dc Nuccia Albano e Andrea Messina.

Ieri, invece, nel corso della giunta di governo, le nomine sono andate a buon fine, dopo il via libera giunto dalla commissione Affari istituzionali dell'Ars circa un mese fa. Così, Gero Valenza, ex sindaco di Mussomeli ed ex compagno di scuola di Cuffaro, va alla guida dello Iacp di Caltanissetta: la sua nomina è stata proposta formalmente dall'assessore regionale alle infrastrutture Alessandro Aricò. Ma che la scelta rientri nella “quota Dc” è evidente: Valenza, nel 2023 è stato nominato segretario provinciale a Caltanissetta del partito di Cuffaro, appunto. E certamente democristiana, nonostante la proposta formale dell'assessora all'ambiente Giusy Savarino, è la “matrice” della nomina per la guida del Parco delle Madonie di Giuseppe Ferrarello, già sindaco di Gangi, che ha anche ricoperto il ruolo di vicesegretario provinciale della Dc a Palermo.

Un po' diversa la storia di un altro neonominato, cioè di Nenè Mangiacavallo, proposto dall’assessore all’Istruzione Mimmo Turano per la guida del Consorzio universitario di Arigento. Gradito alla Dc, in passato ha ricoperto anche il ruolo di sottosegretario alla Salute nel governo di Massimo D'Alema e ai lavori pubblici nel secondo governo di Giuliano Amato.

Nomine arrivate dopo un “giallo”. La giunta, infatti, si era riunita già tre giorni fa per completare le procedure per gli incarichi del sottogoverno. Ma dal lungo elenco, mancavano proprio i cuffariani. Giallo nel giallo, ieri la breve lista è apparsa all'ordine del giorno della giunta, senza però prevedere la nomina di Ferrarello al Parco delle Madonie. Poco male, la nomina è arrivata comunque.

Componendo, così, il risiko del sottogoverno. O quasi. Perché in realtà manca all'appello ancora una casella molto importante e ambita: quella del direttore generale dell'Asp di Palermo, Alberto Firenze. Designato dalla giunta, ha già avuto il via libera dalla commissione affari istituzionali dell'Ars lo scorso 4 novembre. A quasi un mese da quel voto, non è arrivata la conclusione della procedura che dovrebbe restituire un manager all'Asp dopo nove mesi di vuoto.