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MANOVRA

Sicilia, approvata la super Zes unica: così tutta l'isola diventa terreno per nuove opportunità

Sul fronte degli incentivi, la norma prevede l’istituzione, a partire dal 2026, di un Fondo regionale da 10 milioni di euro, destinato a rafforzare le agevolazioni per gli investimenti produttivi

Alfredo Zermo

19 Dicembre 2025, 15:09

Sicilia, approvata la super Zes unica: così tutta l'isola diventa terreno per nuove opportunità

Il Parlamento siciliano ha approvato la Super ZES unica per l'Isola, con l’obiettivo di attrarre più investitori dall’estero e di agevolare ancora più investimenti autoctoni. 

«Con il via libera all’articolo 4 della legge di stabilità - ha detto il governatore Renato Schifani -  la Regione Siciliana rafforza la Zes unica, introducendo ulteriori strumenti di semplificazione amministrativa e incrementando di 10 milioni di euro le risorse destinate al credito d’imposta per le imprese che realizzano investimenti nel territorio regionale. La norma esce migliorata dal confronto con le forze politiche e va incontro alle istanze degli imprenditori che chiedevano un potenziamento al credito d’imposta nazionale».

«Non appena saranno disponibili le risorse dell’avanzo di amministrazione, all’esito delle parifiche, aumenteremo in modo significativo gli stanziamenti così da consentire il pieno funzionamento della misura- aggiunge - Grazie alla facoltà prevista dalla normativa nazionale sulla Zes unica per il Mezzogiorno, la Regione potrà attivare procedure semplificate e regimi procedimentali speciali su tutto il territorio siciliano, con esclusione dei procedimenti paesaggistici, ambientali e urbanistici».

Un ruolo centrale è attribuito al presidente della Regione, che potrà esercitare poteri di impulso e, nei casi di inerzia amministrativa.

Sul fronte degli incentivi, la norma prevede l’istituzione, a partire dal 2026, di un Fondo regionale da 10 milioni di euro, destinato a rafforzare le agevolazioni per gli investimenti produttivi, assicurando il raggiungimento del massimale di aiuto consentito dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027. Il Fondo opererà in modo aggiuntivo e sussidiario rispetto agli stanziamenti statali della Zes unica e sarà riservato alle imprese con almeno un’unità produttiva in Sicilia che si impegnino a mantenerla attiva per almeno cinque anni. 

Cateno De Luca

«Il Parlamento ha approvato la Super ZES siciliana, dopo dieci riscritture, scintille con l'assessore Dagnino e grazie alla mediazione del presidente Gaetano Galvagno abbiamo individuato una strategia per rendere veramente attrattiva la Sicilia», ha detto  Cateno De Luca, commentando l’approvazione del provvedimento da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana. «Ci sarà un plafond specifico che si aggiungerà a quello nazionale fino alla concorrenza dei tetti previsti dalla Carta degli Aiuti Europei, quindi per i piccoli imprenditori fino al 60% dell’aiuto, per la media e grande impresa fino al 40%», prosegue De Luca. «Questo plafond sarà individuato in termini definitivi con la variazione di bilancio e quindi almeno 200-300 milioni di euro saranno destinati nel 2026 per sostenere gli investimenti di chi viene in Sicilia a fare nuove attività, ma anche dei nostri imprenditori siciliani, che potranno avere la garanzia di vedersi riconosciuto l’intero credito», spiega. «Questa è la rivoluzione. Ci abbiamo lavorato da settimane e finalmente ieri sera il Parlamento ha votato all’unanimità», conclude. 

Carolina Varchi

«Sono contenta che la Sicilia abbia deciso di raccogliere l’opportunità della Zes, con un ulteriore plafond che si aggiungerà a quello già stabilito dal Governo Meloni, che fin da subito ha creduto in uno strumento forte e strutturale per il rilancio del Mezzogiorno, prevedendo incentivi fiscali concreti e un quadro normativo più semplice e competitivo». Così la responsabile di Fratelli d’Italia per le Politiche del mezzogiorno, Carolina Varchi, sull'approvazione della Super Zes all’Ars.

«É una scelta importante - aggiunge - che va nella giusta direzione e che può rappresentare un reale volano per gli investimenti e l’occupazione. La Sicilia ha fatto bene a raccogliere l’iniziativa assunta nel perimetro indicato dal governo nazionale, trasformando questa misura in un’opportunità specifica per attrarre investimenti, sostenere le imprese locali e rendere l’Isola sempre più competitiva nel Mediterraneo».