"Gara da ripetere con il Partinicaudace", il Licata Calcio non ci sta e ricorre in Appello

“Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Questo famoso detto di Giovanni Trapattoni, noto allenatore del calcio nazionale, si addice a quanto accaduto in seno al Licata Calcio dopo avere appreso della sentenza del Giudice Sportivo con la quale, contrariamente alle aspettative, si stabilisce la ripetizione della partita con il Partinicaudace, respingendo il ricorso presentato dalla società gialloblu, con il quale aveva chiesto la vittoria a tavolino per un palese errore tecnico commesso dalla società ospitante. Tale errore, secondo la tesi sostenuta dal Licata Calcio, si sarebbe configurato nella violazione del regolamento per avere presentato al direttore di gara una distinta composta con 21 e non con 20 giocatori.

Il ricorso, in base alle dichiarazioni del direttore generale della società licatese, Alfredo Finocchiaro, è stato basato sulle risultanze della sentenza n° 61/2024 del Collegio di Garanzia, in base alla quale quanto accaduto non può essere valutato soltanto come un semplice errore, in quanto le conseguenze derivanti dalla presenza in lista di un giocatore in più rispetto ai venti previsti dal regolamento comporta una disparità rispetto agli avversari.