IL TRIONFO
Dalle ATP Finals alla Coppa Davis: l'Italia del tennis celebra un'età dell'oro con Sinner e Cobolli
Il successo dell’Italia sulla Spagna nella finale di Bologna ha chiuso nel modo più esaltante un’annata straordinaria
Dalle ATP Finals alla Coppa Davis, il tennis azzurro ha conquistato il Paese, trascinato dalle imprese di Jannik Sinner, Flavio Cobolli e compagni. Il successo dell’Italia sulla Spagna nella finale di Bologna ha chiuso nel modo più esaltante un’annata straordinaria, concreta come la forza dei suoi protagonisti, già pronti a ripartire tra pochi mesi.
Un’autentica età dell’oro per il movimento tricolore, consolidata dalla terza Davis consecutiva. E poco importa se a Bologna la mitica “insalatiera” ha rischiato di andare in pezzi durante la premiazione, sotto gli occhi di milioni di telespettatori ancora abbagliati dall’impresa di Cobolli.
La partita del romano ha catalizzato oltre quattro milioni di spettatori, con uno share superiore al 25%, numeri paragonabili a quelli registrati per il trionfo di Sinner alle Finals contro il numero 1 del mondo, Carlos Alcaraz. La rimonta del 23enne contro Jaime Munar, che ha consegnato all’Italia il punto decisivo dopo l’affermazione chirurgica di Matteo Berrettini, ha incendiato la Supertennis Arena e acceso il tifo nelle case, consacrando Cobolli eroe di giornata. Nato a Firenze e cresciuto a Roma, il giovane ha già conquistato il cuore della Capitale, che pure batte forte per il suo grande amico Berrettini. Al rientro, poche ore dopo la vittoria, ha ricevuto un’accoglienza regale al Tennis Club Parioli, il circolo in cui è maturato.
Insieme al padre—che ha ammesso di essere rimasto “sorpreso” dall’impresa—e alla fidanzata, è arrivato con la coppa in mano, tra applausi e cori. “Questo successo è anche vostro”, ha dichiarato Cobolli. E ancora: “Da piccolo sognavo un trionfo del genere? Assolutamente no, ma ora che l’ho realizzato mi sembra tutto reale. A Bologna è stato bellissimo, una cosa inaspettata perché mancavano i due migliori giocatori della nostra nazione”, ha aggiunto il n. 3 del tennis italiano, “ma sono fiero della squadra, di tutti noi, di come ho giocato e di quello che ho fatto”.
Per superare Munar, Cobolli ha provato ogni soluzione, persino un pizzico di sale. A rivelarlo è stato il capitano, Filippo Volandri: il giocatore gli si è avvicinato chiedendo del sale sotto la lingua. “Quando la partita si allunga, per ingannare il sistema nervoso, perché magari sta arrivando qualche crampetto, si mette del sale sotto la lingua per essere più tranquilli”, ha spiegato l’ex azzurro, svelando anche un retroscena sul “grande assente” Sinner: “Ogni giorno ha scritto a me, in una chat separata, dicendomi ‘fai come hai sempre fatto, tieni unito il gruppo e affidati ai giocatori’”. Lontano ma presente, il numero 2 del mondo è poi partito per una vacanza alle Maldive, come testimoniato sui social da Alexander Zverev, in viaggio sul suo stesso volo verso l’esotica meta.