CALCIO
Juventus-Udinese, una notte da dentro o fuori: la Coppa Italia chiede subito risposte, dove vederla in tv
Ottavi all’Allianz: tra rotazioni di Spalletti, l’assenza pesante di Vlahovic e un’Udinese affilata nei numeri, tutto quello che c’è da sapere per non perdersi la partita
Un riflettore cade sul punto di rigore, vuoto. Il buono della serata, per la Juventus, è proprio ciò che non c’è: il riferimento che manca. Senza Dušan Vlahovic, fermato da un infortunio ai muscoli adduttori e fuori — secondo la stima del tecnico — per «due-tre mesi», la squadra di Luciano Spalletti deve reinventare il modo di segnare e, insieme, evitare la trappola degli ottavi di Coppa Italia. Di fronte, un’Udinese che in questa edizione ha prodotto più di tutti: 20 tiri complessivi e 7,3 xG nelle due gare che l’hanno portata a Torino. Ecco perché la sfida di oggi, martedì 2 dicembre 2025, alle 21:00 all’Allianz Stadium, vale più di un passaggio del turno: è un test d’identità. E si gioca in gara secca.
Orari e come vederla in TV e streaming
- Calcio d’inizio alle 21:00 (ora italiana) all’Allianz Stadium.
- Diretta TV gratuita su Italia 1 e streaming free su Mediaset Infinity e sul sito di SportMediaset. Per chi volesse un quadro immediato del palinsesto sportivo, la guida della Gazzetta conferma orari e piattaforme.
Il contesto: l’esame di maturità della Juventus in gara secca
Nessuno, dal ritorno della formula a gara unica agli ottavi (dal 2008/09), ha un ruolino come la Juventus: passaggio del turno centrato in tutte le 17 ultime edizioni, con record di reti (54) e di clean sheet (10) in questa fase. In casa, poi, i bianconeri non cadono in Coppa Italia dal 5 marzo 2015 (1-2 con la Fiorentina): da allora 25 partite interne senza sconfitte, con 21 vittorie e 4 pareggi. Dati che raccontano ciò che la storia pretende. Ma la storia non gioca. E stasera manca il centravanti titolare.
Perché l’Udinese è più pericolosa di quanto sembri
Sotto la gestione Kosta Runjaic, i friulani hanno superato Carrarese (2-0) e Palermo (2-1) guadagnandosi il viaggio a Torino. In quelle due gare hanno accumulato 20 tiri totali e guidano la competizione per expected goals prodotti (7,3 xG): un segnale preciso di volume e qualità offensiva. E se è vero che i precedenti di Coppa non sorridono (la Juventus è imbattuta nei quattro incroci, punteggio aggregato 9-2), è altrettanto vero che questa Udinese prova a cambiare passo proprio attraverso la produzione offensiva.
Spalletti, rotazioni e gerarchie: cosa ha detto il tecnico
Alla vigilia Luciano Spalletti ha messo le carte sul tavolo: «Ci saranno cambi», ha detto, rivendicando l’esigenza di gestire lo sforzo in un periodo fitto e di dare spazio a chi ne ha avuto meno. Sull’assenza di Vlahovic: «La mia sensazione è che ci vorranno due-tre mesi», parole che impongono soluzioni creative da subito. Promossi a pieno titolo nel discorso i profili più “elastici”: Fabio Miretti («ha i tempi del calcio»), João Mário («tecnico, intelligente»), Edon Zhegrova («miccia sempre accesa, da inserire a gara in corso finché la condizione non sarà piena»). E poi la suggestione di coppia davanti: Jonathan David con Loïs Openda «possono giocare insieme», ha precisato. Tra i pali, gerarchia chiara: Michele Di Gregorio è il titolare, con Mattia Perin prezioso uomo-spogliatoio ma indisponibile per un lieve affaticamento.
Le scelte possibili: come può cambiare la Juve senza Vlahovic
- Attacco: senza il numero 9, Spalletti può alzare Kenan Yildiz come riferimento centrale “mobile” o varare da subito la coppia David–Openda per profondità e attacco dello spazio. L’ipotesi 3-4-2-1 con David vertice e Openda a garantirgli corse alle spalle della linea resta una soluzione naturale; in alternativa, 3-4-1-2 con Yildiz a cucire tra le linee.
- Corsie e costruzione: Andrea Cambiaso e Filip Kostić danno ampiezza e traversoni, mentre dentro il campo la regia “a due velocità” di Teun Koopmeiners e Miretti può alternare gioco corto e verticalità.
- Retrovia: con rotazioni annunciate, occhio alle opzioni a tre dietro: Federico Gatti, Levi Colwill Kelly e Jhon Janer Cabal sono candidati naturali per garantire fisicità e anticipo sul gioco diretto dell’Udinese.
- Tra i convocati figurano anche Francisco Conceição, Khéphren Thuram, Weston McKennie, João Mário, Edon Zhegrova e gli attaccanti David e Openda: una lista profonda, adatta a cambi a gara in corso.
L’avversaria: dove fa male l’Udinese
- Volume e pericolosità: i 20 tiri e i 7,3 xG maturati nei due turni precedenti fotografano una squadra che muove tanti uomini in zona palla e che non disdegna la conclusione dalla media distanza. Iker Bravo, Keinan Davis, Jakub Piotrowski e Nicolò Zaniolo hanno lasciato tracce chiare in Coppa.
- Transizioni: i friulani sanno ripartire. Le corsie di Kingsley Ehizibue e Jordan Zemura sono il binario preferito per alzare il ritmo; attenzione agli inserimenti centrali di Jurgen Ekkelenkamp e alle conclusioni di Piotrowski.
- Dati storici negativi da rompere: cinque sconfitte consecutive in trasferta in Coppa Italia, quattro senza segnare. Ma la serie positiva di questa edizione (due vittorie su due) suggerisce fiducia.
L’arbitro e i precedenti
Dirige Francesco Fourneau (sezione Roma 1), coadiuvato dagli assistenti Scatragli e Palermo, Marcenaro quarto ufficiale, Giua al VAR e Marini all’AVAR. Nei precedenti con i bianconeri torinesi, bilancio di 5 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta; con i friulani, 1 vittoria, 3 pari e 3 sconfitte. In Coppa Italia la Juventus non ha mai perso in casa contro l’Udinese: in quattro confronti totali nella competizione è rimasta imbattuta (aggregato 9-2).
Le chiavi tattiche della partita
1) L’uscita dal basso della Juve e il pressing friulano
Con Koopmeiners regista “ibrido” — spesso abbassato sulla prima costruzione per avere campo frontale — la Juventus proverà a evitare le pressioni a uomo dell’Udinese portando palla con Gatti o cercando il ribaltamento rapido sulle corsie. La scelta del tecnico di «essere anche belli, non solo vincenti» passa dalla qualità del primo passaggio: se i bianconeri torinesi riusciranno a superare il primo blocco con l’uomo giusto tra le linee (Miretti o Yildiz), l’ultimo terzo diventa più leggibile per attaccare l’area con David/Openda.
2) Piedi sull’acceleratore: i 20 metri che decidono
L’Udinese ha costruito i suoi 7,3 xG non solo con l’occupazione del corridoio centrale, ma anche con cross bassi e seconde palle. Qui la Juve dovrà essere feroce nelle coperture preventive (attenzione ai ribaltamenti dopo palla persa in rifinitura) e pulita nelle uscite dal lato debole. Difendere l’area con i tre centrali più un mediano “basso” — spesso Koopmeiners per intuizione e tempo dell’anticipo — può togliere aria alle conclusioni da dentro l’area.
3) Ampiezza vs. profondità: la doppia leva bianconera
L’assenza di Vlahovic toglie peso e “sponda”, ma apre scenari diversi:
- Ampiezza: spingere Cambiaso e Kostić costringe gli esterni dell’Udinese a difendere basso, riducendo la forza delle ripartenze.
- Profondità: con Openda è possibile verticalizzare prima e più spesso. La corsa di David alle spalle dell’ultimo uomo può essere innescata su seconde palle e cambi gioco rapidi.
4) Chi entra può decidere
Con Zhegrova e João Mário non ancora al 100%, l’impatto dalla panchina è il non-detto della vigilia: dribbling e gestione nei 20 minuti finali contro una retroguardia che, in trasferta di Coppa Italia, ha sofferto storicamente. Spalletti lo ha anticipato: «tanti ragazzi stanno cercando spazio e lo avranno».
Numeri utili per leggere la gara
- Imbattibilità interna della Juventus in Coppa Italia dal 2015: 25 partite consecutive senza sconfitte all’Allianz (21V, 4N).
- Ottavi in gara secca: bianconeri promossi in 17/17 occasioni dal 2008/09. Record di 54 gol segnati e 10 clean sheet in questa fase.
- Udinese 2025/26 in Coppa Italia: 2 vittorie su 2 (2-0 vs Carrarese, 2-1 vs Palermo), 20 tiri e 7,3 xG totali; miglior attacco “per qualità prodotta” tra le partecipanti dopo i primi turni.
- Precedenti di Coppa Italia tra le due: 4 incroci, Juventus imbattuta (aggregato 9-2). L’ultimo agli ottavi il 15 gennaio 2020: 4-0.
Probabili formazioni e convocati
Convocati Juventus
Dal comunicato ufficiale emerge una lista profonda e “trasversale” per ruoli: tra gli altri, Gatti, Locatelli, Kelly, Conceição, Koopmeiners, Yildiz, Zhegrova, Kalulu, Di Gregorio, Kostić, Thuram, Openda, Miretti, McKennie, João Mário, Cambiaso, David. Indicazioni coerenti con le rotazioni prospettate e con l’assenza di Vlahovic.
Probabili XI
- Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Gatti, Kelly, Cabal; Cambiaso, Miretti, Koopmeiners, Kostić; Conceição, Openda; David. All.: Spalletti.
- Udinese (3-5-2): Okoye; Goglichidze, Solet, Bertola; Ehizibue, Ekkelenkamp, Zarraga, Piotrowski, Zemura; Bayo, Buksa. All.: Runjaic.
Nota: le scelte definitive saranno confermate solo alle distinte ufficiali; in Coppa Italia la gara è unica e, in caso di parità, si andrà ai calci di rigore.
Focus giocatori: chi può spostarla
- Juventus
- Kenan Yildiz: talento e coraggio tra le linee, già decisivo nelle ultime edizioni di Coppa Italia per gol e assist. Con il centravanti fuori, la sua posizione più avanzata è un’opzione concreta.
- Teun Koopmeiners: cervello e metronomo, essenziale nell’innesco dell’ampiezza e nel riciclo del possesso alto; contro blocchi bassi, il suo tiro da fuori è risorsa.
- Loïs Openda e Jonathan David: la coppia “di corsa” che può attaccare profondità e seconde palle, specie se la partita si sporca. Spalletti ha confermato la compatibilità.
- Udinese
- Iker Bravo: finalizzazione pulita e letture d’area; già a segno in Coppa.
- Keinan Davis: fisicità e gamba per attaccare la linea; utile sul primo pressing.
- Jakub Piotrowski: creatività e capacità di arrivare al tiro; è tra i giocatori che hanno centrato più volte lo specchio in questa edizione.
Cosa aspettarsi nei 90 minuti
- Ritmo e rotazioni: la Juventus alzerà i giri solo a tratti, scegliendo momenti per il pressing alto e fasi di controllo con palla. Con più cambi in vista, il livello della panchina diventa decisivo nell’ultima mezz’ora.
- Partita “da episodi”: l’Udinese ha dimostrato che, quando conquista campo, crea tanto e bene. Per la Juve diventa cruciale segnare per prima, così da costringere i friulani a scoprirsi e aprire spazi in transizione.
- Dettagli: palle inattive e cross sul secondo palo — con Kostić e Cambiaso a battere — possono diventare la chiave per sbloccare un avversario che soffre le letture sulle traiettorie lunghe.
La partita dentro la partita: identità, coraggio, gestione
La Coppa Italia chiede sempre qualcosa in più: un gol pesante, un recupero insperato, l’idea giusta al minuto sbagliato. Stasera la Juventus deve dimostrare che il suo percorso, con Spalletti al timone, può reggere anche senza il suo numero 9. Serve una squadra capace di unire due concetti: gestione e verticalità. E serve, subito, la lucidità per non trasformare un ottavo in una salita ripida.
L’Udinese non verrà per difendersi e i suoi numeri in Coppa lo raccontano: tiri, xG, capacità di alzare i giri quando la gara si spezza. La bilancia pende verso l’Allianz, è vero: pesano lo stadio, la statistica e la profondità della rosa. Ma gli ottavi, da sempre, non hanno memoria. Hanno solo 90 minuti (e, se servirà, i rigori) per dire chi resta.